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Trova l’olio adatto per il tuo veicolo!

È consigliabile sostituire l’olio secondo quanto raccomandato dal costruttore del motore stesso così come riportato sul libretto di uso e manutenzione

Anche se gli intervalli di sostituzione possono variare sensibilmente in conseguenza del tipo e della qualità dell’olio utilizzato.

Negli intervalli tra una sostituzione e l’altra il livello dell’olio va controllato ad intervalli regolari e rabboccato in caso di necessità.

La sostituzione dell’olio motore è un’operazione che andrebbe riservata alle officine le quali sono dotate di tutte le attrezzature necessarie allo spurgo dell’olio vecchio e al suo smaltimento e alla sostituzione di esso con quello nuovo.

Composizione

Gli oli lubrificanti sono normalmente composti da una base e da un insieme di additivi. Questi additivi compongono dal 10 al 30% del volume complessivo del lubrificante in vendita. L’additivazione è suddivisa in pacchetti per il miglioramento della viscosità, dell’indice di viscosità, della detergenza, per inibire la formazione di schiuma o l’ossidazione, ecc. e sono per lo più in comune a tutti i lubrificanti oggi in commercio.

Possiamo quindi distinguere due tipi di basi:

Minerali (gruppo I): sono le basi ottenute dalla raffinazione del petrolio;

Minerali idrogenate o semisintetiche (gruppo II e III): ottenute tramite idrogenazione da basi minerali (II) o da gas naturale;

Sintetiche (Gruppo IV): ottenute per sintesi chimica e non dal petrolio, possono essere di vario tipo: PAO (polialfolefine), poliglicoli, ed altri;

Rigenerate: i lubrificanti che vengono raccolti dai consorzi oli usati, dopo accurate procedure di ri-raffinazione e ri-additivazione del prodotto, vengono reimmesse sul mercato. Dalla fine del 2009 i lubrificanti rigenerati hanno l’imposta di consumo parificata a quelli di prima raffinazione.

I pacchetti di additivazione possono essere aggiunti da ogni singola casa costruttrice di lubrificanti secondo criteri “autocertificati”, e si generalizza distinguendoli tra:

Sintetici: additivi ottenuti mediante processi chimici di laboratorio, che assicurano prestazioni superiori in condizioni estreme di temperatura, pressione e sollecitazioni;

Nanotecnologici sono oli che sfruttano le nanotecnologie.

Semi-sintetici additivi misti ottenuti mediante processi chimici o presenti in natura;

Minerali: additivi che non vengono generati da processi chimici di laboratorio.

Specifiche

Le specifiche principali di un olio lubrificante sono le seguenti:

Society of Automotive Engineers (SAE): specifica basata sulla viscosità in termini di gradazione SAE.

American Petroleum Institute (API): è istituito dai costruttori di lubrificante americano che emana dei requisiti minimi che i lubrificanti possono superare.
Esempio di specifica API è SL/CF, oppure SM/CF in cui la lettera S viene utilizzata come riferimento di una specifica per i motori a benzina, la lettera C per quelli diesel e T per motori a due tempi, la lettera che segue alla prima è progressiva e corrisponde in ordine alfabetico all’ultima fase di superamento di specifica di un determinato olio lubrificante o livello di prestazione e protezione.

Japanese Automobile Standars Organisation (JASO): istituito dalle maggiori case costruttrici giapponesi, quali Honda Suzuki Yamaha

Thailand Industrial Standard Institute (TISI)

Industrial Organization Standardization (ISO)

Comitato Costruttori del MEC (CCMC)

Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA): le specifiche ACEA sono alfanumeriche e vi sono numerose indicazioni:
Per il settore automobili, si devono considerare la lettera A per i motori a benzina, B per i motori Diesel e la più recente categoria C (Catalyst Compatible) per motori dotati di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico.

Per vetture pesanti e movimento terra vengono utilizzate altre lettere tipo E

API (American Petroleum Institute): l’equivalente americana dell’ACEA che classifica gli oli motore con la lettera S per i motori benzina e C per i motori diesel seguite da un’altra lettera che indica il livello di qualità crescente: API SM è superiore ad API SL così come un olio API CJ è superiore ad un olio CI; le due indicazioni si possono anche trovare unite in oli adatti per ambedue i carburanti: API SL/CF.

Vengono classificati dall’API anche gli oli per trasmissioni con la sigla GL seguita da un numero progressivi che indica le caratteristiche: da GL-1 a GL-5.

Il monitoraggio delle caratteristiche dell’olio si effettua facendo periodiche analisi.

Classificazione SAE degli oli lubrificanti

La Society of Automotive Engineers (SAE), ha istituito un codice numerico, per la classificazione degli oli in base alla loro viscosità cinematica.

Il valore di viscosità è molto importante per poter determinare se l’olio è adatto alle condizioni di lavoro: oli con un elevato valore di viscosità sono adatti per l’uso estivo, mentre oli con ridotti valori di viscosità sono adatti a un uso invernale; gli oli multigradi hanno la capacità di autoregolarsi e il loro arco d’utilizzo viene descritto da due numeri: la viscosità a freddo e quella a caldo.

Il codice può essere costituito da un solo numero (“olio unigrado”), il quale descrive la viscosità del liquido, oppure può essere costituito da due numeri (“olio multigrado”) con un’interposizione di un “W“, dove il primo numero determina il valore in condizione di temperature rigide, mentre il secondo determina il valore in condizione di temperature elevate.

Le caratteristiche di questi oli sono:

Monogrado o unigrado (10, 10W, ecc): Olio la cui viscosità aumenta con il ridursi della temperatura, mentre diminuisce con l’aumento della temperatura. Gli oli unigradi sono oramai caduti in disuso, a favore di quelli multigrado, più versatili e performanti.

Multigrado (SAE 5W-50, SAE 10W-40, ecc): Olio in grado di mantenere inalterate le prestazioni in condizioni di temperatura differenti. Tali oli sono classificati in base ad una sigla composta da due numeri intervallati da una W(“winter”); la prima cifra indica la viscosità dell’olio a temperature più rigide; la seconda cifra, più alta, indica la viscosità a temperature elevate.

Oli lubrificanti per motori.

Nel caso di utilizzo per motori, gli oli lubrificanti svolgono le seguenti funzioni:

Lubrificare gli organi meccanici in attrito volvente (ad esempio bronzine e alberi a camme) e in attrito radente (ad esempio tra pistone e cilindro);

Contribuire al raffreddamento del motore;

Assicurare una buona tenuta;

Proteggere le superfici metalliche dalla corrosione;

Contribuire a mantenere puliti i componenti con i quali entra in contatto;

Creare meno residui possibili, nel caso questo non venga raccolto dagli anelli raschiaolio (motore a quattro tempi) o faccia parte della combustione (motore a due tempi).

Ogni tipologia di olio presenta valori differenti di densità e viscosità. Fino agli anni ottanta si richiedevano lubrificanti “spessi”, ossia con gradazione particolarmente elevata (ad esempio SAE 20W50), per creare uno spessore considerevole che andasse a ricoprire gli spazi tra le parti in scorrimento.

Ad oggi con l’utilizzo di materiali con dilatazioni termiche ridotte, e giochi di accoppiamento ridotti dovuti principalmente al contenimento di sostanze inquinanti, le case costruttrici prediligono per i propri motori viscosità particolari (ad esempio SAE 0W30 o SAE 5W30). Inoltre, sempre più case per ovviare a problemi di progettazione dei motori stessi (sempre dovuto al contenimento delle sostanze inquinanti), emanano alle case produttrici di lubrificanti particolari richieste di specifiche per far sì che i propri motori con l’utilizzo di determinati lubrificanti non abbiano rotture e grippaggi entro i termini di progettazione chilometrica dei motori stessa.

Vi sono inoltre lubrificanti specifici per una determinata componente dell’insieme del motore.

Oli per motore a quattro tempi e a due tempi;

Oli per trasmissioni;

Oli idraulici.

Oli per motore a quattro tempi e a due tempi

Negli anni cinquanta gli oli lubrificanti per i motori due tempi davano una caratteristica colorazione bluastra ai gas di scarico, cosa che attualmente non accade quasi più; inoltre attualmente per la lubrificazione del motore si utilizzano un miscelatore, il quale riceve olio da un serbatoio adibito a contenere l’olio, munito di un galleggiante per poter segnalare l’insufficienza dell’olio tramite una spia dell’olio. Inoltre per questi motori si può usare l’olio di ricino o ricinato, il quale ha un grado di protezione più elevato degli oli sintetici e la possibilità d’essere miscelato all’alcool, ma ha come inconveniente un maggiore imbrattamento del motore.
Gli oli per il motore a seconda delle loro caratteristiche, nel caso in cui venga a mancare la lubrificazione riescono a garantire al motore un tempo d’esercizio più o meno limitato prima di grippare, In commercio esistono degli additivi specifici che migliorano alcune qualità dell’olio motore utilizzato.

Differenti risultano invece le esigenze che deve soddisfare un lubrificante per trasmissioni.

Controllo del livello

Asta per il controllo del livello dell’olio motore.

Per il controllo del livello massimo e minimo si possono utilizzare diversi sistemi:

Asta: per tale tipo di controllo, se si è appena immesso dell’olio è necessario portare il motore a temperatura di regime, spegnerlo ed attendere qualche minuto affinché l’olio scenda nella coppa, altrimenti l’operazione può essere eseguita in qualsiasi momento con il motore fermo da qualche minuto. Estrarre l’asta, pulirne l’estremità, reinserirla e riestrarla: la traccia dell’olio deve essere interposta tra le due tacche di minimo e massimo presenti, o, in caso di asta a una tacca, l’olio non deve superare la tacca, ma deve bagnare l’asta per il livello minimo.

Oblò: caratterizzato da una finestra trasparente con cui si riesce a vedere il livello dell’olio.

Vite: la vite deve essere tolta e il livello dell’olio trovarsi subito sotto il foro filettato della vite.

Vaschetta trasparente: è un contenitore con due segni per il livello di massimo e minimo, viene utilizzato per i sistemi di raffreddamento a liquido.

Vaschetta trasparente e galleggiante: è un contenitore con il segno di massimo e il galleggiante e relativa spia dell’olio per il minimo, viene utilizzato per le vaschette dell’olio per la lubrificazione separata dei motori a due tempi.